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02/06/2021 18:57
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01/06/2021 06:21
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Nuova proposta al DecidiMi: proposte per Milano 2021-2026
HoloCity - Dal “villaggio globale” a “villaggi globalmente connessi”
La furbizia con cui i virus si propagano, nello spazio e nel tempo, sfruttando la dinamica delle popolazioni, suggerisce di snellire e decongestionare le nostre città, per fronteggiare tali e tanti “cigni neri”, adottando il paradigma “olonico-virtuale” per una SmartCity rinominata HoloCity. Olismo da applicare sia al ciberspazio informatico e sia allo spazio fisico, per realizzare rispettivamente una Olarchia civica di autorità/potere e una Olotopia urbana di risorse umane e materiali, atteso il principio olografico per cui tutto il mondo ci sta già (virtualmente) in tasca (dello smartphone). Olismo che supera localismi e globalizzazione con regole flessibili di confinamento e migrazione di risorse, umane e materiali, fra organizzazioni sociali, politiche e imprenditoriali. Oltre a prevenire pandemie, la distribuzione geografica delle organizzazioni in Centri Multiservizi di Quartiere (CMQ) apre nuove opportunità di assistenza e occupazione a Km 0, compresa la manutenzione di apparati e ambienti. Ambienti che sono preservati riducendo viaggi e trasporti superflui, energeticamente onerosi ed inquinanti. Tutto ciò vale per Famiglia, Impresa, Scuola, Sanità, Stato e oltre. Mentre dal punto di vista urbanistico si può intendere HoloCity come proseguimento del progetto olivettiano e della Broadacre City di Frank Lloyd Wright, con ulteriori mezzi (tecnologia dell’informazione e comunicazione) e per nuovi obiettivi (sostenibilità globale della nostra vita e lavoro).
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20/05/2021 08:00
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Nuova proposta al DecidiMi: proposte per Milano 2021-2026
Ritorno al futuro
Riapprodato sulla Rete Civica di Milano con la mia associazione culturale cittadina, ho rivisto la storia che ha motivato l’idea di ospitarla su partecipaMi (https://www.partecipami.it/) Ora mi chiedo quale futuro abbia questa idea, erede di un magnifico passato in cui RCM offriva centinaia di forum tematici, linee dirette ai pubblici amministratori e supporto ad associazioni, scuole, ecc. su cui ebbe modo di esercitarsi ai servizi digitali in rete, società civile e singoli cittadini, con l’assistenza di centinaia di volontari. Credo che una Rete Civica abbia ancora spazio, tra le famigerate reti sociali private e sistemi di relazione con il cittadino della PAL, come DecidiMi del Comune di Milano, a cui auguro il meritato successo. Ma ritengo che la sopravvivenza, e auspicabile scalabilità nazionale in logica “glocale”, della Rete Civica richieda un ritorno alle origini, con ulteriori strumenti e metodi: - Implementazione con fondi della transizione digitale. - Gestione no profit mista pubblica/privata e diffusa, per garantire indipendenza da istanze ideologiche, politiche e commerciali. - Assegnazione di eventi/discussioni a organizzazioni (associazioni, scuole, imprese sociali, enti/servizi pubblici, ecc.) declinate per aree tematiche e geografiche. - Riunioni in rete, per una partecipazione sincrona/attuale in sale virtuali, oltre quella asincrona/differita delle discussioni. - Oltre una moderazione potenziata, assistenza ed educazione incorporate al servizio digitale in rete (*). - Registrazione e accesso utente abilitati SPID - Registrazione della partecipazione agli eventi nei calendari personali. - Interfaccia con reti sociali e sistemi informativi delle PAL. ... (*) come abbiano affrontato l’epidemia con il fai-da-te digitale dimostra il bisogno di cultura e istruzione informatica urbi et orbi, coinvolgendo le associazioni di volontariato informatico su un programma adeguato alle circostanze ed ispirato agli standard europei.